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In pratica: il pacchetto di stimolo di Obama sarà cruciale sia sul versante degli sgravi fiscali che della riattivazione dei canali finanziari sui cui concretamente agiscono. Meglio posizionata la Germania, dove il Governo Merkel ha recentemente annunciato un programma per 33 nuovi campi eolici offshore da 25 gigawatt complessivi al 2030. E ha guadagnato posizioni nella graduatoria (ora al quinto posto, a pari con la Spagna) anche la Gran Bretagna, dopo l'approvazione di una tariffa incentivata per le piccole wind farm. Però, in ambedue i casi, c'è da attendersi criticità. Il piano tedesco, molto ambizioso, subirà probabilmente dei ritardi. E la svalutazione della sterlina agirà anch'essa negativamente. Per non parlare della riduzione del prezzo del petrolio che riduce la redditività dei progetti. Di conseguenza in tutto il mondo è prevedibile l'aumento delle cancellazioni e dei rallentamenti. Molti operatori diverranno più attendisti. Ma tutto ciò - sostiene Era - dovrebbe avvantaggiare gli operatori con grandi capitali disponibili. «C'è un'interessante tendenza in atto, che vede l'aumento delle partnership tra operatori e grandi investitori. Merita di essere seguita con attenzione».